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Nella cornice dei primi anni '90, in un grigio pomeriggio di aprile, un equipaggio della Polizia di Stato interviene nella zona della collina torinese, sul luogo di un efferato omicidio. È la casa di Pietro Riccio. Individuo sinistro e perverso, passa le giornate nel suo posto segreto in collina, spiando le coppie che si appartano in auto. Al calar del buio rientra a casa, dove lo attende l'anziana madre che lo considera ancora un ragazzo nonostante sia arrivato vicino ai cinquanta. Appare goffo e scorbutico ma è solo l'inizio. Pian piano emergeranno lati nascosti che prenderanno il sopravvento. Astuto, spietato, letale, riserverà al lettore più di una sorpresa. La vena comica che accompagna il racconto tenta di fondere in un unico genere la commedia e il noir, trasformando così anche la drammaticità di alcuni eventi in motivo di sorridere, seppur a denti stretti.
